Con l’aumento del costo della vita, molti consumatori italiani si rivolgono a catene di supermercati discount come Eurospin.
Non tutti i prodotti presenti sugli scaffali di questa nota catena offrono lo stesso valore nutrizionale. A fare chiarezza su quali alimenti scegliere e quali evitare è la nutrizionista Giulia Capone, figura di riferimento nel settore con oltre 113mila follower su Instagram e una vasta esperienza clinica.
Giulia Capone, biologa nutrizionista e tecnologa alimentare, ha recentemente pubblicato una dettagliata analisi sui prodotti alimentari di Eurospin, distinguendo tra quelli consigliati e quelli sconsigliati. Il suo metodo si basa su uno scrupoloso esame degli ingredienti e sull’impatto nutrizionale di ciascun prodotto, con l’obiettivo di guidare i consumatori verso scelte alimentari consapevoli e salutari.
Prodotti Eurospin: la selezione della nutrizionista Giulia Capone
Tra i prodotti da evitare, Capone segnala il pan bauletto integrale e gli straccetti di soia per la presenza di oli poco salutari come l’olio di colza. Anche la crema di arachidi viene bocciata a causa dell’aggiunta di olio di girasole e sale, elementi che ne riducono la qualità nutrizionale rispetto ad una crema composta unicamente da arachidi. Tra le bevande vegetali, la bevanda alla soia zuccherata è sconsigliata per l’elevato contenuto di zuccheri aggiunti.
Al contrario, tra i prodotti promossi figurano il pesto alla genovese, i fiocchi di latte, le piadine integrali arricchite con olio extravergine di oliva, le fette di segale e la bevanda di soia senza zuccheri aggiunti, composta esclusivamente da acqua e semi di soia biologici. Questi alimenti rappresentano scelte più equilibrate e adatte a un’alimentazione sana.
La nutrizionista sottolinea l’importanza di leggere sempre attentamente le etichette, suggerendo di affidarsi a un professionista per individuare i prodotti più adatti alle esigenze personali. La sua esperienza si arricchisce anche grazie al lavoro svolto presso strutture specializzate, come Villa Miralago, clinica per disturbi del comportamento alimentare, che le ha permesso di sviluppare un approccio basato non solo sulla dieta, ma su un nuovo stile di vita alimentare senza ansie o restrizioni eccessive.

L’eritritolo: il dolcificante del futuro consigliato da esperti(www.public.it)
Nell’ambito dell’alimentazione consapevole, un altro tema di grande interesse è rappresentato dall’uso di dolcificanti alternativi allo zucchero. Tra questi, l’eritritolo si sta affermando come un alleato prezioso grazie alle sue caratteristiche uniche.
Il biologo nutrizionista Francesco Pepino, esperto riconosciuto nel campo della nutrizione, spiega che l’eritritolo è un polialcol naturale, approvato dall’Unione Europea dal 2006 per l’utilizzo in diversi prodotti alimentari con la sigla E968. Questo dolcificante offre numerosi vantaggi: ha zero calorie, non innalza i livelli di glucosio e insulina nel sangue, è privo di effetti cariogeni e non presenta il retrogusto sgradevole tipico di altri dolcificanti naturali o artificiali.
Grazie alla sua natura metabolica, l’eritritolo viene assorbito per il 90% dall’intestino e poi eliminato tramite le urine, riducendo così gli effetti lassativi comuni ad altri polioli come lo xilitolo. Tuttavia, un consumo eccessivo può comunque causare lievi disturbi digestivi, con una dose massima consigliata (NOAEL) tra 0,5 e 1 grammo per chilogrammo di peso corporeo al giorno.
L’eritritolo trova impiego in molte preparazioni dolciarie come torte, sorbetti, meringhe, creme, sciroppi e marmellate, permettendo di ridurre significativamente l’apporto di zuccheri semplici. Può essere utilizzato anche in alcune ricette salate, ad esempio nelle marinature o per preparare miscele di sale e spezie a basso contenuto di sodio. Il suo utilizzo è meno indicato nelle frolle, dove può alterare la consistenza rendendola gommosa.
Disponibile in supermercati ben forniti, erboristerie e online, spesso si trova in combinazione con altri dolcificanti naturali come la stevia, ma occorre prestare attenzione alle etichette per evitare il caratteristico retrogusto di quest’ultima.