Tra le meraviglie meno conosciute della capitale, un quartiere si distingue come un autentico gioiello architettonico e artistico.
Situato nel cuore del quartiere Trieste, a pochi minuti dal centro storico di Roma, questo complesso unico nel suo genere offre un’esperienza immersiva in un mondo di stili e simbologie che catturano l’immaginazione di chi lo visita.
Il Quartiere Coppedè non è un quartiere nel senso tradizionale, ma un insieme di edifici – palazzi e villini – realizzati tra il 1915 e il 1927 dall’architetto eclettico Gino Coppedè, a cui il complesso deve il nome. L’ingresso principale è segnato da un grande arco monumentale in Via Dora, che congiunge due palazzi e sotto il quale pende un imponente lampadario in ferro battuto. Varcato l’arco, il visitatore si trova catapultato in un universo architettonico dove convivono Liberty, Barocco, Art Déco, Medioevo e gotico, in un sorprendente e armonioso intreccio.
Al centro di questo affascinante microcosmo urbano si trova Piazza Mincio, dominata dalla celebre Fontana delle Rane, un’opera del 1924 che non è solo un elemento decorativo, ma anche un frammento di storia culturale popolare: negli anni Sessanta, dopo un concerto al Piper Club, i Beatles si tuffarono vestiti in questa fontana, trasformandola per un momento in un palcoscenico internazionale.
Attorno a Piazza Mincio si ergono edifici dal carattere unico e fortemente scenografico. Tra questi spiccano il Villino delle Fate, con la sua asimmetria affascinante e le sue decorazioni medievali, e il Palazzo del Ragno, famoso per l’enorme ragno scolpito sulla facciata, simbolo di laboriosità e creatività. Questi edifici sono realizzati con una varietà di materiali – marmo, travertino, terracotta, vetro – che contribuiscono alla ricchezza e alla complessità visiva del quartiere.
Gino Coppedè: il genio dietro l’arte e il mistero
Gino Coppedè (1866-1927), architetto, scultore e decoratore, è la mente creativa che ha dato vita a questo straordinario progetto. Nato a Firenze, si formò nelle arti decorative e architettoniche, sviluppando uno stile personale che amalgama elementi storici con un gusto per il fantastico e l’ornamentale. La sua carriera si svolse principalmente tra Genova, Roma e altre città italiane, ma è proprio a Roma che realizzò la sua opera più iconica: il quartiere che porta il suo nome.

Simbolismo e mistero nel cuore del quartiere (www.public.it)
Il Quartiere Coppedè è anche un crocevia di simbolismi e richiami esoterici. Molti studiosi e appassionati di esoterismo hanno ipotizzato che Coppedè, sospettato di essere un massone, abbia disseminato nella sua opera riferimenti occulti e codici nascosti. I decori e le sculture sembrano raccontare storie enigmatiche, trasformando il quartiere in un museo a cielo aperto dove l’arte si intreccia con il mistero e la conoscenza segreta.
L’attenzione ai dettagli e la complessità dei temi architettonici fanno del quartiere un luogo ideale per chi ama l’arte, l’architettura e le storie nascoste. Non a caso, il quartiere è stato scelto come set cinematografico per numerosi film, tra cui due capolavori del maestro del cinema horror Dario Argento: Inferno e L’uccello dalle piume di cristallo. Altri film girati qui sono Il profumo della signora in nero di Francesco Barilli e Il cielo in una stanza di Carlo Vanzina.
Come visitare il Quartiere Coppedè
La visita al Quartiere Coppedè è un’esperienza che richiede calma e curiosità. Non è un luogo per chi ha fretta, ma per chi desidera scoprire ogni angolo nascosto, ogni scultura, ogni dettaglio decorativo. Per arrivarci, è possibile prendere i tram 3 o 19 e scendere alla fermata Buenos Aires, oppure il bus 92 da Termini fino a Tagliamento/Clitunno. Da lì, l’arco monumentale segna l’ingresso in questo mondo incantato.
Le passeggiate possono essere autonome oppure accompagnate da visite guidate che svelano i segreti più profondi e i simboli nascosti tra le decorazioni, arricchendo la conoscenza storica e culturale del complesso. Il quartiere rimane uno dei tesori meno conosciuti di Roma, un luogo dove la storia incontra la fantasia in un connubio perfetto, regalando a chi lo scopre l’emozione di un viaggio nel tempo e nello spirito della città eterna.

 Un angolo magico e poco esplorato nel cuore di Roma(public.it)
Un angolo magico e poco esplorato nel cuore di Roma(public.it) 









