Val Vigezzo, la “Valle dei Pittori”, incanta con i suoi boschi dorati, borghi in pietra e scorci d’autore tra Domodossola e Locarno.
Ci sono valli che sembrano nate per essere raccontate. La Val Vigezzo, incastonata tra le Alpi piemontesi e le Centovalli svizzere, è una di quelle. In autunno, i boschi si infiammano di rossi e aranci accesi, i paesini si vestono di quiete, e l’aria profuma di legna e castagne. È un angolo d’Italia che pare uscito da un dipinto, e non a caso viene chiamata da secoli “la Valle dei Pittori”.
Fu proprio qui, tra l’Ottocento e il Novecento, che molti artisti trovarono la luce perfetta per le loro tele. Non a caso, Santa Maria Maggiore ospita ancora oggi una scuola di belle arti e un museo dedicato ai pittori vigezzini, custodi di una tradizione che intreccia arte e natura.
Camminando lungo i sentieri o attraversando i borghi di pietra, si capisce subito il motivo di tanto fascino. Le ombre corte del pomeriggio accendono i tetti d’ardesia, i ruscelli brillano tra le felci, e ogni scorcio sembra chiedere di essere immortalato con una macchina fotografica o, meglio ancora, con un pennello.
Alla scoperta della Valle dei pittori: tra arte, natura e antiche vie
Il cuore del viaggio comincia a Domodossola, dove parte un percorso ad anello verso il Sacro Monte Calvario, patrimonio UNESCO. È un itinerario dolce, tra cappelle barocche e boschi dorati, che si snoda in poco meno di quattro ore. La vista dalla cima ripaga ogni passo: vallate silenziose, cime innevate e una luce che cambia a ogni curva.
Da qui, si prosegue verso le borgate di Prata e Anzuno, lungo la suggestiva Via dei Torchi e dei Mulini. Vecchi lavatoi, corti in pietra e ruote idrauliche raccontano un passato fatto di lavoro e ingegno, oggi incorniciato da un silenzio quasi teatrale.
A Santa Maria Maggiore, invece, l’arte incontra la vita quotidiana. Il Museo dello Spazzacamino custodisce le storie vere di chi partiva per l’estero in cerca di fortuna, mentre la Casa del Profumo rivela i segreti delle essenze alpine e delle erbe officinali che da secoli profumano la valle.

Alla scoperta della Valle dei pittori: tra arte, natura e antiche vie – public.it – fonte instagram
Ma il modo più spettacolare per scoprire la Val Vigezzo resta il Treno del Foliage. La linea panoramica Vigezzina–Centovalli collega Domodossola a Locarno attraversando viadotti, gole e boschi che in autunno si accendono di mille sfumature. I posti migliori vanno prenotati con anticipo: l’esperienza è un piccolo rito per gli amanti della fotografia e dei paesaggi autentici.
Il periodo più scenografico va da metà ottobre a inizio novembre, ma la valle merita anche d’estate, quando i prati sono un tappeto di fiori e i laghi riflettono cieli tersi. L’escursione ideale? Scarpe comode, macchina fotografica carica e un pranzo a base di polenta concia, salumi ossolani e dolci alle castagne.

La valle dei pittori, un paradiso di colori tra montagne verdi e laghi cristallini: ti aspetta nel cuore d’Italia - public.it - fonte instagram










