Il nuovo Conto Termico 3.0 offre incentivi immediati per interventi di efficienza energetica e rinnovabili, con procedure semplificate e platea di beneficiari ampliata
È entrato in vigore il Conto Termico 3.0, il nuovo strumento di incentivazione previsto dal Decreto Ministeriale del 7 agosto 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 settembre scorso, che offre a cittadini, imprese e Pubbliche Amministrazioni la possibilità di ottenere contributi fino al 65% delle spese sostenute per interventi di efficientamento energetico e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Questa misura si configura come un importante passo avanti nella strategia nazionale di sostenibilità energetica, ampliando il ventaglio degli interventi e beneficiari rispetto alle versioni precedenti.
Il Conto Termico 3.0: novità e destinatari
Il nuovo Conto Termico 3.0, operativo dal 27 dicembre 2025, rappresenta la terza evoluzione di un incentivo nato nel 2012 e aggiornato nel 2016. Gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), il meccanismo prevede l’erogazione di un contributo diretto e rapido, che non si configura come una detrazione fiscale da ripartire negli anni, bensì come un rimborso immediato sul conto corrente. Il budget annuale stanziato ammonta a 900 milioni di euro, di cui 400 milioni destinati alle Pubbliche Amministrazioni e 500 milioni a privati e imprese.
Tra le principali novità del Conto Termico 3.0 si segnala l’estensione degli incentivi anche agli impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e alle colonnine di ricarica per veicoli elettrici, purché questi impianti siano installati contestualmente alla sostituzione di un vecchio sistema di riscaldamento con una pompa di calore. Un’importante innovazione che punta a favorire una transizione energetica integrata nelle abitazioni e negli edifici commerciali.
Il nuovo decreto amplia inoltre la platea dei beneficiari, includendo oltre a privati, imprese di ogni dimensione e Pubbliche Amministrazioni, anche le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e gli enti del Terzo Settore non economici, con regole specifiche che prevedono un divieto di accesso agli incentivi per impianti alimentati da combustibili fossili nelle imprese. Per le amministrazioni pubbliche di piccoli comuni con meno di 15.000 abitanti, scuole e strutture sanitarie, l’incentivo può coprire fino al 100% delle spese ammissibili.

Conto termico: cos’è – Public.it
Il Conto Termico 3.0 copre due grandi categorie di interventi:
- Efficienza energetica degli edifici: isolamento termico, sostituzione di infissi, installazione di sistemi di schermatura solare, building automation, colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, pompe di calore elettriche o a gas.
- Produzione di energia termica da fonti rinnovabili: sostituzione degli impianti di climatizzazione con pompe di calore, generatori a biomassa, impianti solari termici, scaldacqua a pompa di calore, sistemi di teleriscaldamento efficienti.
Per i privati e i condomini, il rimborso può arrivare fino al 65% delle spese sostenute, mentre per le piccole e medie imprese sono previste maggiorazioni in funzione della tipologia di intervento e della localizzazione geografica, con incentivi che oscillano tra il 25% e il 40%. Per le Pubbliche Amministrazioni, invece, l’incentivo raggiunge percentuali fino al 100% nelle condizioni sopra descritte.
Un particolare rilievo assume la combinazione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo abbinati alla sostituzione di impianti termici tradizionali con pompe di calore, che consente di ottenere incentivi sostanziosi per una soluzione energetica integrata, capace di produrre energia pulita, riscaldare o raffrescare gli ambienti domestici e ricaricare veicoli elettrici.
La domanda per accedere al Conto Termico 3.0 deve essere presentata entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori attraverso il portale PortalTermico del GSE. Sono possibili due modalità di accesso: quella diretta, indicata per i privati, e la prenotazione preventiva, riservata soprattutto alle Pubbliche Amministrazioni che intendano riservare le risorse prima dell’avvio degli interventi.