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Città più maleducate d’Italia, al primo posto c’è un’insospettabile

Città più maleducate d'ItaliaCittà più maleducate d’Italia, al primo posto c’è un’insospettabile - public.it

Un sondaggio rivela dove la cortesia sembra essersi smarrita: la prima in classifica è una sorpresa che nessuno si aspettava.

Può una città romantica e ricca di fascino essere anche la più maleducata d’Italia? Secondo un recente studio, sì. A rivelarlo è un’indagine condotta da Preply, piattaforma internazionale per l’apprendimento linguistico, che ha deciso di misurare un aspetto tanto curioso quanto rivelatore del nostro modo di vivere: la cortesia quotidiana.

Più di 1.500 italiani, distribuiti in 19 città, sono stati chiamati a giudicare la frequenza di dodici comportamenti ritenuti scortesi. Dal parlare a voce alta in pubblico al saltare la fila, dal non dare la precedenza nel traffico all’abuso del cellulare in luoghi condivisi: piccoli gesti che, sommati, disegnano il profilo sociale di un’intera comunità.

Il risultato? Una classifica che ha ribaltato molti luoghi comuni. In testa non ci sono le metropoli caotiche o le città dal ritmo frenetico, ma una perla del turismo mondiale: Venezia.

Venezia guida la classifica delle meno educate

Con un punteggio medio di 6,55 su 10, Venezia si aggiudica il titolo di città più maleducata d’Italia, seguita da Catania (6,52) e Parma (6,51). Un risultato che ha sorpreso molti, soprattutto se si pensa alla reputazione elegante e cosmopolita del capoluogo veneto.

Gli esperti ipotizzano che il fenomeno sia legato alla particolare convivenza tra residenti e turisti. Ogni anno, milioni di visitatori invadono calli e canali, alterando inevitabilmente i ritmi e gli equilibri della città. È possibile che l’irritazione per comportamenti invadenti, come foto scattate ovunque, rumori, o il mancato rispetto delle regole locali, generi a sua volta reazioni brusche da parte dei veneziani. Un circolo vizioso che trasforma lo stress in scortesia diffusa.

Alle spalle di Venezia, troviamo realtà molto diverse tra loro: Milano (4ª con 6,33) e Roma (6ª con 6,26), spesso associate alla fretta e alla disattenzione urbana, ma anche città come Brescia, Genova e Trieste, dove a pesare sarebbero soprattutto l’uso improprio del cellulare e la scarsa pazienza nel traffico.

Città più maleducate d'Italia

Venezia guida la classifica delle meno educate – public.it

Dallo studio emerge un quadro chiaro: la vera maleducazione non è fatta di grandi gesti, ma di piccole mancanze quotidiane.
Tra i comportamenti più segnalati: Usare il telefono a voce alta in spazi pubblici. Ignorare i pedoni o non dare la precedenza. Saltare le file nei negozi o negli uffici. Non ringraziare o non salutare. Parlare al vivavoce nei mezzi pubblici.

Il 47% degli intervistati ritiene che le colpe siano da dividere equamente tra residenti e turisti, mentre solo un quarto attribuisce la responsabilità ai propri concittadini.

Curiosamente, le città più “gentili” non sono solo quelle di dimensioni minori: Padova si distingue per educazione con un punteggio medio di 5,18, seguita da Firenze, Modena e Verona. Luoghi dove il senso civico e la calma sembrano ancora reggere all’urto della modernità.

In fondo, la maleducazione urbana racconta più di quanto sembri. Rivela come lo stress, l’affollamento e la frenesia del quotidiano incidano sui rapporti umani. Venezia non è meno civile di altre città: semplicemente, vive una tensione costante tra bellezza e pressione turistica.

Lo studio di Preply non vuole puntare il dito, ma ricordarci che la cortesia è un gesto contagioso: basta un saluto o un sorriso per cambiare l’atmosfera di una strada. E forse, anche nelle città più “scorbutiche”, è proprio da lì che può rinascere la buona educazione.

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