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Spesa al supermercato, rischi una multa da 3.000€ se fai questo errore banale: le nuove regole

supermercato non fare questi erroriSbagli al supermercato - Public.it

Le nuove disposizioni su Assegno unico e parcheggi nei supermercati impongono regole più severe: attenzione a come usi i fondi e dove lasci l’auto, multe salate in arrivo.

Fare la spesa, un gesto quotidiano che fino a poco tempo fa sembrava privo di rischi legali oltre alla semplice gestione del denaro e del tempo, oggi può trasformarsi in un’esperienza ben più delicata, soprattutto sotto il profilo normativo e sanzionatorio. Recenti aggiornamenti normativi, uniti a pronunce della Corte Suprema di Cassazione e a nuove disposizioni sull’Assegno unico e universale, hanno infatti introdotto severe conseguenze per chi commette errori anche banali in contesti apparentemente innocui come il parcheggio del supermercato o l’uso improprio di fondi destinati ai figli.

Nuove sanzioni e reclusione per uso improprio dell’Assegno unico

L’attenzione si concentra in particolare sull’Assegno unico e universale per i figli a carico, una misura di sostegno economico entrata a regime e rivolta alle famiglie con figli fino ai 21 anni o senza limiti di età in caso di disabilità. L’importo, calcolato in base all’ISEE familiare, è finalizzato a coprire le necessità dei minori, che vanno dall’abbigliamento alle spese quotidiane.

Tuttavia, una recente sentenza della Corte di Cassazione, n. 24140 del 2023, ha stabilito un principio imprescindibile: il genitore affidatario è obbligato a destinarne l’importo esclusivamente alle esigenze dei figli. La violazione di questo obbligo può comportare una sanzione amministrativa fino a 3.000 euro e, in casi gravi, la reclusione fino a 5 anni per il reato di appropriazione indebita. Si tratta di una norma severa che mira a contrastare abusi e utilizzi impropri di fondi pubblici destinati al sostegno familiare e che impone ai genitori un rigoroso dovere di trasparenza e corretto impiego delle risorse.

Il quadro giurisprudenziale sull’appropriazione indebita è stato ulteriormente definito da una serie di pronunce della Cassazione nel 2023, che hanno chiarito i confini di questo reato, distinguendolo da altre fattispecie come il furto o la sottrazione di beni comuni. In particolare, la Corte ha ribadito che l’appropriazione indebita si consuma con il primo atto di dominio sulla cosa o sulla somma, anche senza la conoscenza immediata della persona offesa, e che ogni comportamento che viola il vincolo di destinazione dei fondi o dei beni affidati può essere considerato penalmente rilevante.

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Supermercato: errori – Public.it

Una nuova attenzione è stata posta anche ai parcheggi dei supermercati, spesso considerati dagli automobilisti come zone di “tolleranza” per la sosta. In realtà, il quadro normativo è ben diverso. Anche queste aree, pur essendo private ma aperte al pubblico, sono soggette al rispetto di regole precise, spesso indicate da cartelli e regolamenti esposti all’ingresso.

Entrare in un parcheggio e utilizzarne gli spazi equivale ad accettare implicitamente un contratto con il proprietario, il supermercato, che può prevedere limiti di tempo, divieti di sosta in determinati orari o altre condizioni. Ignorare queste regole non determina soltanto una semplice multa amministrativa, ma può far scattare sanzioni contrattuali che arrivano a essere recuperate tramite società di recupero crediti. In alcuni casi estremi, la sosta non autorizzata può essere persino configurata come invasione di terreni altrui, con conseguenze legali serie.

Questa stretta normativa impone agli automobilisti di prestare estrema attenzione ai cartelli e ai regolamenti esposti, perché anche un breve parcheggio “solo per fare la spesa” può comportare conseguenze economiche non trascurabili.

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